Dalla fusione di FCA e Psa nasce Stellantis, nuovo colosso auto | Investire.biz

Dalla fusione di FCA e Psa nasce Stellantis, nuovo colosso auto

05 gen 2021 - 11:30

06 dic 2022 - 09:16

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Il nuovo gruppo Stellantis, il cui progetto fu annunciato il 31 ottobre 2019, ha l’obiettivo di creare un leader mondiale nella mobilità sostenibile

Le assemblee dei due gruppi automobilistici hanno approvato ieri il progetto di fusione annunciato nel 2019 e che darà vita a Stellantis, il quarto gruppo mondiale nel settore. Le fusione sarà perfezionata il 16 gennaio.

Un matrimonio salutato positivamente dal mercato, con il titolo FCA che ieri ha guadagnato l’1,5% a Piazza Affari, mentre Psa l’1,7% a Parigi. Si tratta di un'aggregazione tra due società che hanno dimostrato resilienza e ingegnosità fuori dal comune e che ora stanno dando prova di lungimiranza, combinando i loro punti di forza per affrontare le sfide globali del settore.

 

Stellantis, il colosso auto da 180 mld di fatturato

I primi a riunirsi sono stati i soci di Psa: da parte francese il via libera all'aggregazione è arrivato poco prima di mezzogiorno di ieri (con il 99,85% dei voti) mentre nel pomeriggio è stata la volta dell'assemblea di FCA. Dagli azionisti di Fiat Chrysler Automobiles l'approvazione è arrivata con il 99,15% dei favorevoli.

“Stellantis rappresenta l'unione di due partner che condividono la stessa mentalità. Due realtà che si alleano per costruire qualcosa di unico”, così John Elkann, presidente di Exor e di Fiat Chrysler Automobiles, ha battezzato le nozze tra FCA e Peugeot nel corso dell’assemblea della società controllata dalla holding della famiglia Agnelli.

“Vogliamo avere un ruolo di primo piano nel prossimo decennio, che ridefinirà la mobilità, proprio come hanno fatto i nostri padri fondatori con grande energia negli anni pionieristici”, ha affermato con orgoglio Elkann. “La fusione proposta con Groupe Psa è un ulteriore coraggioso passo avanti nel nostro viaggio. Stellantis rappresenta l'unione di due partner che condividono la stessa mentalità. Due realtà che si alleano per costruire qualcosa di unico”.

Alla ufficializzazione della fusione è arrivata anche la reazione politica, con una nota congiunta da parte dei ministri dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e quello francese dell’Economia, Finanze e Ripresa, Bruno Le Maire con la quale hanno accolto con grande favore la fusione di due iconiche marche automobilistiche come Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot S.A, congratulandosi con i dirigenti.

Mike Manley, l’attuale AD di FCA, il manager inglese che ha condotto il gruppo dopo la tragica e improvvisa scomparsa di Sergio Marchionne il 25 luglio 2018, assumerà la responsabilità delle attività "nelle Americhe" del nuovo gruppo.

Stellantis sarà quindi il quarto costruttore automobilistico mondiale con 8,1 milioni di auto vendute, 400 mila dipendenti e oltre 180 miliardi di fatturato. Il valore della fusione è di 43 miliardi, le sinergie annuali previste ne valgono cinque. La sede del nuovo gruppo sarà in Olanda.

Stellantis avrà come primo azionista Exor con il 14,4%, seguita dalla famiglia Peugeot, con il 7,2%, lo Stato francese con il 6,2% e i cinesi di Dongfeng con il 5,6%. Presidente sarà John Elkann, Robert Peugeot il vicepresidente, Carlos Tavares l’Amministratore delegato. Il piano industriale disegnato da Tavares arriverà entro l’estate, ma intanto in Italia vanno avanti i progetti avviati nel 2019 che valgono 5 miliardi di investimenti.

 

Stellantis: debutto in Borsa e dividendo straordinario da 2,9 miliardi


FCA e Psa prevedono di perfezionare la fusione il 16 gennaio 2021. Lo hanno comunicato i due gruppi automobilistici in una nota, indicando che il perfezionamento arriva a seguito delle approvazioni assembleari e dell'ottenimento delle ultime autorizzazioni normative nel corso del mese scorso, tra cui in particolare da parte della Commissione europea e della BCE.

Stellantis debutterà sul Mercato Telematico Azionario di Milano e sull’Euronext Paris il 18 gennaio, il giorno successivo Oltreoceano, al NYSE. Il dividendo straordinario da 2,9 miliardi per i soci FCA, come da ultime intese con Peugeot, sarà distribuito entro il 15 gennaio.

Il Cda di FCA ha deliberato di distribuire un dividendo straordinario condizionato di 1,84 euro per azione per un ammontare complessivo di 2,9 miliardi di euro. Il dividendo è destinato ai soli soci di Fiat Chrysler Automobiles, non a quelli di Psa e ne è prevista la distribuzione il 15 gennaio 2021, il giorno prima del perfezionamento della nascita del gruppo.

Il pagamento del dividendo straordinario è condizionato a un ulteriore annuncio che confermi che tutti i necessari adempimenti societari propedeutici al completamento della fusione sono stati espletati e che il dividendo straordinario è diventato incondizionato.

Tale annuncio è previsto entro mercoledì 13 gennaio 2021. In assenza di tale annuncio, il dividendo straordinario non sarà pagabile. Se il dividendo straordinario diventerà incondizionato, il calendario della distribuzione straordinaria sarà: Ex-date giovedì 14 gennaio 2021 e Record date venerdì 15 gennaio 2021.

Sebbene il dividendo straordinario verrà posto in pagamento successivamente al perfezionamento della fusione, FCA - onde evitare ogni dubbio - ha precisato che il dividendo straordinario non sarà pagabile su azioni Stellantis emesse a favore dei precedenti azionisti di Psa al momento dell'efficacia della fusione o ad altri azionisti che acquisteranno azioni Stellantis a fusione compiuta.

 

Fusioni: il settore auto lo chiede


La situazione dei grandi gruppi automobilistici è chiara: la corsa all’innovazione riduce i margini dell’industria e sta spingendo le grandi realtà del settore verso le fusioni. La parola d’ordine nell’industria è integrazione.

Il motivo è semplice: la trasformazione industriale e tecnologica in atto comprime i margini e innalza lo sforzo in investimenti. Nessuna casa automotive è più in grado di stare da sola. In uno scenario simile la collaborazione tra costruttori o fusioni tra queste diventa indispensabile per garantire economie di scala e ripartizione degli investimenti.

Il Coronavirus ha contagiato anche il settore auto. Il virus colpisce il settore in un momento già difficile, in piena trasformazione e un rallentamento inevitabile delle vendite. Per sopravvivere alcune case auto e le aziende della filiera allargano il proprio core business, sviluppando nuovi servizi, altre invece ricorrono alle fusioni, come quella tra FCA e Psa.

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